Eduardo R. Caianiello
(Napoli, 1921-1993)
Il prof. Eduardo Renato Caianiello si è laureato in Fisica presso l’Università degli Studi di Napoli nel 1944 e ha conseguito il Dottorato in Fisica (Ph.D.) presso l’Università di Rochester (New York) nel 1950.
E’ stato professore associato di matematica all’Università degli Studi di Napoli dal 1944 al 1948, e successivamente professore associato di Fisica all’Università di Rochester, all’Università degli Studi di Torino e Roma. Nel 1955 ha avuto l’incarico di “Higgins Visiting Professor” presso l’Università di Princeton. E’ diventato professore ordinario di Fisica Teorica nel 1956 all’Università degli Studi di Napoli.
Nel 1972 Eduardo Caianiello si è spostato nell’Università degli Studi di Salerno. Ebbe successo nel fondare la Facoltà di Scienze, che comprendeva Fisica e il biennio propedeutico di Ingegneria, ed un Corso di Laurea di Informatica, corso fino ad allora presente solo presso l’Università degli Studi di Pisa.
Negli anni il prof. Caianiello ha fondato diversi istituti:
- nel 1958, l'Istituto di Fisica Teorica e la Scuola di Perfezionamento in Fisica Teorica e Nucleare dell'Università di Napoli;
- nel 1968, il Laboratorio di Cibernetica del CNR ad Arco Felice (Napoli);
- nel 1972, la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, nonché la Scuola di Perfezionamento in Scienze Cibernetiche e Fisiche, dell'Università di Salerno;
- nel 1981, l'International Institute for Advanced Scientific Studies (IIASS) a Vietri sul Mare (Salerno).
Come scienziato, Caianiello ha dato contributi fondamentali:
- alla Teoria Quantistica dei Campi, a partire dai suoi primi lavori, negli anni sessanta, sul problema della Rinormalizzazione, per finire con le sue ultime ricerche sulla trattazione geometrica unificata della Meccanica Quantistica che hanno portato all'introduzione di una nuova grandezza fondamentale (l'accelerazione propria massima di una particella massiva) e a una serie di conseguenze di notevole interesse.
- alla Cibernetica, con studi pionieristici, divenuti ormai classici, sulle reti neurali (basti pensare alle «equazioni di Caianiello» per la descrizione dei processi di elaborazione e di apprendimento di tali reti, che hanno aperto una nuova via nello studio della loro evoluzione); con lo sviluppo di nuovi modelli matematici relativi al riconoscimento di forme; e successivamente con ricerche di carattere più applicativo, quali per esempio quelle sull'utilizzazione delle reti neurali per l'analisi del parlato o per l'identificazione di immagini.
I suoi alti meriti di ricerca e di promozione scientifica sono stati ampiamente riconosciuti, a livello nazionale ed internazionale, con numerosi premi e posizioni onorarie di prestigio.