Molti
fisici italiani ed europei sono impegnati nell'esperimento OPERA, che
cerca di rivelare la comparsa di ντ in un fascio di
νμ. Il fascio CNGS, che è praticamente composto
solo da neutrini muonici, viene prodotto al CERN in direzione dei Laboratori
Nazionali del Gran Sasso. Lungo la distanza di 732 km alcuni dei neutrini
muonici dovrebbero "trasformarsi" in neutrini tauonici (oscillazione
di neutrino). Il rivelatore di OPERA, composto essenzialmente da piombo
come bersaglio ed emulsioni nucleari come dispositivo tracciante, dovrebbe
segnalare la comparsa dei neutrini tau.
Si tratta della prima volta che le emulsioni nucleari vengono utilizzate
su scala così vasta, tanto in assoluto, quanto relativamente ad
un esperimento di fisica delle alte energie.
A
destra: schizzo della linea di fascio del CNGS dal CERN al Gran Sasso
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 OPERA
è ottimizzato per rivelare il segnale nella regione dei parametri
di oscillazione indicata dall'esperimento SuperKamiokande. Cristiano Bozza
è tra i firmatari della proposta di OPERA all'SPSC. Il potenziale
di scoperta di OPERA è estremamente elevato, grazie al bassissimo
fondo fisico e strumentale raggiungibile con i metodi offerti dalle emulsioni
nucleari. Nella regione dei parametri di oscillazione suggerita da SuperKamiokande,
OPERA ha una probabilità praticamente unitaria di osservare il
segnale di oscillazione; in caso di mancata osservazione, una vasta regione
del piano dei parametri di oscillazione sarebbe esclusa.
A
destra: probabilità di osservazione della comparsa di neutrini
tauonici, e grafico di esclusione in caso di mancata osservazione
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Cristiano
Bozza è Responsabile Europeo per il software
di acquisizione da Emulsioni Nucleari per il sistema di scanning Europeo
(ESS), utilizzato nell'esperimento OPERA
da tutti i laboratori europei.
Lo ESS (European Scanning System) utilizza componenti commerciali ma di
avanzata tecnologia per raggiungere il record di velocità di acquisizione
di immagini da emulsioni nucleari: ben 20 cm2/h/lato con accettanza
angolare per le microtracce fino a tanθ=1.
La telecamera è una Mikrotron MC1310 capace di 1280x1024 pixel
in scala di grigi da 8 bit, utilizzata a 376 fps (frames per secondo),
con un flusso di dati pari a 471 MB/s.
La meccanica è stata sviluppata dalla Micos in collaborazione con
lo European Emulsion Group di cui il Gruppo Emulsioni Salerno fa parte,
ed è capace di 0.1 μm di precisione.
L'ottica è stata sviluppata dalla Nikon in collaborazione con
lo European Emulsion Group di cui il Gruppo Emulsioni Salerno fa parte,
e fornisce immagini corrette su un campo di quasi 400 μm.
Il controllore dei motori è una scheda National Instruments FlexMotion
PCI 7344.
Il preprocessore delle immagini, che effettua essenzialmente operazioni
di filtraggio 2D, è una Matrox Odyssey XCL Pro.
La workstation di controllo è un PC Dell Precision 650.
A
destra: vista di uno dei microscopi automatici equipaggiati con l'ESS
nel laboratorio del Gruppo Emulsioni di Salerno
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SySal,
il software dello ESS, è sviluppato principalmente a Salerno dal
Gruppo Emulsioni.
Si tratta di un sistema di acquisizione delle immagini flessibile, e più
possibile indipendente dall'hardware, progettato per adattarsi alle più
disparate situazioni reali di lavoro, e in grado di prendere dati 24 ore
su 24 senza assistenza umana.
Il sistema è programmato principalmente in C++ per quanto riguarda
la parte di diretta interazione con il microscopio (ma alcune parti particolarmente
critiche sono scritte in Assembler), con uso di tecnologie COM/ActiveX.
Le parti di alto livello (controllo strategia, decisioni, ecc.) sono realizzate
in C# usando la piattaforma software .NET.
Il software riconosce in tempo reale e flusso continuo microtracce tridimensionali
sia in emulsioni sottili che spesse.
A
destra: schermata di SySal
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Cristiano
Bozza è lo sviluppatore principale (Main Developer) per lo "OPERA
Scanning Database" (il database che raccoglie i dati dalle emulsioni
nucleari di OPERA) e guida la squadra di sviluppo e gestione, composta
da scienziati di varie nazionalità.
Lo OPERA Scanning DB è unico nella Fisica delle Alte Energie,
poiché tutti i dati sono inseriti in formato relazionale (tabelle
e relazioni) senza uso di files di appoggio. Le implementazioni reali
di questo DB lavorano a velocità di inserimento dati comprese tra
30 e 60 MIph (Million INSERTs per hour), e la dimensione finale del DB
alla fine di OPERA è stimata tra i 30 e i 100 TB.
Il DB è dotato di una struttura automatica di replicazione dei
dati che rende efficiente la condivisione in una Collaborazione sparsa
su tutto il globo, e assicura nel contempo la ridondanza e la salvaguardia
dei dati.
A
destra: schema di replicazione dei dati tra i vari siti internazionali
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Cristiano
Bozza ha prodotto e produce misure e analisi di interazioni in emulsioni
nucleari da fasci di pioni, muoni e neutrini.
La procedura consiste di diversi passi:
-
presa dati al microscopio;
-
correlazione delle microtracce su ciascun lato di ciascuna lastra con
quelle dell'altro lato;
- allineamento
e connessione di lastre originariamente impilate;
- ricostruzione
di tracce di volume;
- ricostruzione
di vertici;
- calcolo
della quantità di moto e/o dell'energia associata a ogni singola
traccia;
- ricostruzione
cinematica dell'evento;
- interpretazione
fisica.
A
destra: ricostruzione al calcolatore di un evento di interazione di un
pione in una ECC di OPERA esposta ad un fascio al CERN (lunghezza circa
8 mm); i dati sono stati presi nel laboratorio del Gruppo Emulsioni di
Salerno
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In
passato Cristiano Bozza ha lavorato all'esperimento CHORUS (short-baseline
di comparsa per oscillazioni di neutrino nel fascio WBNB, con rivelatore al
CERN). Si è occupato di sviluppare il sistema SySal (System
of Salerno) su microscopi a grande area Nikon, e di analizzare i dati
così ottenuti. Il Gruppo di Salerno ha contribuito con circa il 5%
totale della statistica finale di CHORUS, e si è occupato in particolare
dello studio della fisica del charm in emulsione. Ulteriori informazioni su
CHORUS sono disponibili cliccando sull'icona dell'esperimento.
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