Ladders
di spin
Lo
spin tube ed il modello spin-orb
Mediante
le tecniche della bosonizzazione e del gruppo di rinormalizzazione sono state
investigate le proprietà a bassa energia di un ladder di tre catene di spin in
presenza di un campo magnetico diretto lungo le catene, con particolare riguardo
agli effetti delle condizioni al contorno periodiche che permettono di
realizzare la cosiddetta configurazione di spin-tube. Dapprima, partendo
dal limite di grande accoppiamento tra le catene, in cui il modello è descritto
da triangoli indipendenti formati da tre spin-1/2 ed introducendo
perturbativamente l’interazione lungo le catene, si è derivata l’Hamiltoniana effettiva del modello. I
risultati mostrano che tale l’Hamiltoniana è equivalente ad una catena
di spin SU(3) anisotropa. Dopo aver proceduto alla bosonizzazione del modello,
l’analisi mediante la teoria del gruppo di rinormalizzazione mostra che il
sistema a bassa energia si comporta come un liquido di Luttinger a due
compomenti a differenza
dell’usuale liquido di Luttinger ad una componente che si realizza quando si
considerano condizioni al contorno aperte. La conseguenza di questo
comportamento è il contributo alle proprietà
magnetiche, a parte dei gradi di libertà di spin,
di un nuovo tipo di grado di libertà detto
chirale che nasce dall’aver considerato delle condizioni al
contono periodiche che sono frustranti per gli spin nel singolo triangolo. A
partire dall’Hamiltoniana effettiva si è poi investigato il comportamento
della magnetizzazione in funzione del campo esterno per descrivere il formarsi
di plateau della magnetizzazione per valori discreti (m=0,1/2,3/2). In
particolare si è ricorso a calcoli numerici di DMRG
per verificare l’inesistenza di ulteriori plateau della magnetizzazione
tra ½<m<3/2 dove si realizza il liquido di Luttinger a due componenti.
Infine, una generalizzazione del modello al modello così detto spin-orbital ha
permesso di descrivere il diagramma di fase di alcuni vanadati. In particolare
l’analisi col gruppo di rinormalizzazione mostra che si possono realizzare una
fase gapless ed tre fasi massive in
cui l’ordine antiferromagnetico compete con la dimerizzazione.
Ladder
di spin ½: effetti di interazioni chirali e di interazioni di scambio
anisotrope
Mediante le tecniche della
bosonizzazione sono state investigate le proprietà a bassa energia di varie
tipologie di ladder di spin ½ in presenza di un’interazione chirale e di
varie interazioni magnetiche cosiddette di scambio. Per quanto riguarda il primo
tipo interazione, essa sorge allorquando un qualsiasi tipo di reticolo
non-bipartito, in cui si hanno almeno tre spin che formano un percorso chiuso,
è posto in campo magnetico. In tal caso quando il campo magnetico è diretto
perpendicolarmente alla superficie del reticolo, accanto al termine di
interazione di Pauli si ha un termine di interazione chirale che rompe la parità.
Queste interazioni chirali sono generate in molti sistemi di spin e dovrebbero
essere prese in considerazione. Lo studio su alcuni sistemi di spin-1/2 con gap
mostra che i termini chirali alterano la fisica descritta dal solo termine di
Pauli. In particolare, questi termini alterano la classe di universalità della
transizione commensurata-incommensurata in uno spin-tube. Più interessante è
la fisica indotta in ladder di spin zig-zag. Qui si trova che i termini chirali
chiudono il gap di singoletto e conducono ad una transizione di fase del secondo
ordine nel settore non-magnetico, che si manifesta attraverso un comportamento
di Luttinger a due componenti nelle funzioni di correlazione di spin.
Per quanto riguarda invece le
interazioni di scambio tra spin si sono analizzati gli effetti
dell’interazione Dialoshinskii-Moriya (DM) e la sua controparte simmetrica,
cioè l’interazione
Kaplan-Shekhtman-Entin-Wohlman-Aharony
(KSEA) sulle proprietà magnetiche e termodinamiche di un ladder di spin-1/2.
Questi tipi di interazione sono particolarmente importanti poiché giustificano
la presenza di un debole ferromagnetismo osservato a bassa temperatura in sistemi come LaCuO4 .In
particolare, il primo tipo di interazione rompe la simmetria SU(2) e gioca il
ruolo di un easy-plane, che si manifesta attraverso diverse lunghezze di
correlazione nella direzione lungo le catene del ladder e nella direzione
ortogonale della suscettività statica.
Si
dimostra che il secondo tipo di interazione, invece, ripristina la simmetria
restaurando le proprietà del caso isotropico. In questo modo attraverso misure
della suscettività magnetica dovrebbe potersi risalire al valore
dell’interazione DM.
In particolare l’analisi dello
spettro della Risonanza Nucleare di Spin mostra che in presenza di un campo
magnetico si sviluppano delle correlazioni si spin incommensurate che scompaiono
quando si prende in considerazione l’interazione KSEA.
L’analisi fornisce un metodo per
distinguere tra interazioni di scambio simmetriche e non-simmetriche negli
esperimenti.