| Proprietà critiche di sistemi classici con disordine quenched
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Lo studio dei sistemi disordinati è di notevole interesse sia
nell'ambito della fisica dello stato solido sia in quello
della meccanica statistica. Le idee sviluppate nello studio
della fisica dei sistemi disordinati si applicano a descrivere
la struttura di materiali "veri". Infatti, in situazioni
realistiche ci si trova a che fare con materiali che presentano difetti
(ad esempio dislocazioni, lacune, disclinazioni, melting,...).
Inoltre in alcuni sistemi il
disordine viene introdotto artificialmente (ad esempio difetti lineari
possono essere prodotti
mediante bombardamento di ioni pesanti per realizzare centri di pinning).
Dal punto di vista dei fenomeni critici, i sistemi disordinati
presentano generamlente un comportamento
diverso rispetto all'analogo sistema omogeneo. L'introduzione del disordine
può infatti cambiare il valore degli esponenti critici,
ponendo quindi il sistema in una diversa classe di
universalità, o addirittura cambiare l'ordine della transizione.
In tale ambito sono stati affrontati i segnuenti argomenti:
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Effetti di rottura di simmetria
delle repliche in sistemi disordinati
È stato analizzato, facendo uso del gruppo di
rinormalizzazione, il comportamento critico di sistemi con disordine
quenched. In particolare è stato considerato il caso del disordine
esteso (o correlato) che presenta ancora problemi aperti e
controversie.In tale ambito, è di particolare rilevanza lo studio degli
effetti dovuti alle "regioni rare", ossia le regioni in cui il
sistema, a causa del disordine, si trova nella fase a bassa temperatura,
pur essendo globalmente al di sopra della temperatura critica. Tali
effetti sono stati introdotti utilizzando lo schema della rottura di
simmetria delle repliche, per via di forti analogie con sistemi tipo
spin-glass. [Ref1999a,
Ref1999c]
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Analisi mediante simulazioni
(metodo di Ottimizzazione Combinatoriale e Monte Carlo) di sistemi
classici disordinati
L'utilizzo di simulazioni numeriche ha aperto la strada ad una
comprensione più profonda delle proprietà di sistemi interagenti,
soprattutto nell'ambito della meccanica statistica.
In genere, la descrizione di un sistema fisico mediante modelli con gradi
di libertà interagenti, è limitata dal fatto che i suddetti
modelli non possono essere risolti esattamente e
le approssimazioni utilizzate talvolta nascondono aspetti rilevanti dei
fenomeni che si stanno analizzando, sia dal punto di vista qualitativo che
quantitativo.
Questo problema si manifesta in particolare nei casi di sistemi con disordine,
dove i risultati esatti si limitano a situazioni particolari e molto
semplificate. In questo ambito, per
poter effettuare uno studio completo di sistemi disordinati,
sono state acquisite conoscenze di metodi numerici, tra cui il metodo
Monte Carlo e algoritmi di Ottimizzazione Combinatoriale.
In particolare, tali competenze sono state applicate per lo studio del
modello di Potts, che è una generalizzazione del modello di Ising
nella condizione in cui gli spin hanno q possibili
orientazioni, assumendo che lo scambio è di tipo ferromagnetico
a primi vicini e con una distribuzione di probabilità assegnata.
L'attenzione si è concentrata nel limite di grandi q, e
al caso di sistemi in due e tre dimensioni, dove ci si aspetta che
il comportamento del sistema devii da quello previsto da teorie di campo
medio. Uno degli aspetti più interessanti
dello studio di sistemi descritti dal modello di Potts, è
quello di comprendere il carattere della transizione al variare
dell'intensità del disordine. Il modello di Potts omogeneo
presenta una transizione del primo ordine per q>4.
In due dimensioni la presenza del disordine, anche se molto
debole, cambia l'ordine della transizione, mentre in tre
dimensioni (caso attualmente in fase di studio) esiste un regime di
disordine in cui la transizione di fase da uno
stato ordinato ad uno stato disordinato, passa dal primo al secondo ordine.
Nel limite di grandi q il modello di Potts gode di una importante
ed utile proprietà: il calcolo dell'energia libera può
essere ricondotto
alla minimizzazione di una funzione discreta submodulare ed
esiste un recente teorema di matematica discreta che dimostra
che tali funzioni
possono essere minimizzate in tempo polinomiale.
È stato quindi implementato un algoritmo
di teoria dei grafi specifico per il modello di Potts,
con il quale è stato possibile calcolare numericamente,
ma esattamente, le proprietà termodinamiche del sistema.
Infine è stata studiata la possibile analogia tra il modello di
Potts nel limite q infinito ed il modello di Ising in campo
trasverso random, che presenta una transizione di fase quantistica
peculiare in presenza di disordine. Uno di questi aspetti è
rappresentato dalla presenza delle singolarità di Griffiths
nella energia libera. È stato inoltre analizzato il modello di Potts su reticoli
tridimensionali, e sono state determinate, oltre alle proprietà critiche
del sistema al variare dell'intensità del disordine anche le singolarità tricritiche.
[Ref2004b,
Ref2005b,
Ref2006b]
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view of the optimal diagrams of a
3D sample of linear size L=24 for different temperatures
(decreasing temperature), in the second order regime (disorder d=0.875) |
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